Negli ultimi decenni gli integratori alimentari sono diventati ubiquitari con innumerevoli formule che promettono di migliorare la salute, prevenire malattie e ottimizzare la performance. Nel mare degli integratori disponibili bisogna comprendere la differenza tra integratori sintetici e biologici.
Società come Nutriest, specializzate in integratori biologici da interiora, promuovono il ritorno alla vera nutrizione, integrando la dieta umana con sostanze che il corpo intrinsecamente riconosce e usa.
Questo articolo esamina la fondamentale differenza tra integratori sintetici e biologici, sottolineando la maggiore sicurezza e biodisponibilità degli ultimi e presentando i rischi associati ai composti sintetici, in particolari quelli derivati dai sottoprodotti industriali.
Definizione di integratori sintetici e biologici
Gli integratori sintetici sono principi nutritivi prodotti chimicamente, tipicamente con processi industriali. Spesso si tratta di vitamine o minerali isolati non provenienti da fonti alimentari naturali ma sintetizzati in laboratorio, a volte usando i derivati dell’industria petrolchimica. [1]
Invece gli integratori biologici provengono da alimenti concentrati e processati al minimo come fegato, reni e cuore nell’offerta di Nutriest. Questi estratti mantengono tutti i principi nutritivi e la matrice complessa di cofattori, enzimi e fitonutrienti per una maggiore biodisponibilità; essenziale affinché vengano assorbiti e usati efficacemente.
Tabella 2 da Nikolic et al. 2015. [1]
Uno dei più importanti equivoci delle vitamine sintetiche è che si pensa che abbiano la stessa struttura chimica di quelle nel nostro corpo; in molti casi, non è vero.
Le vitamine non alimentari dovrebbero essere considerate come vitamine analoghe (imitazioni artificiali) per gli umani, e non alla stregua di vitamine alimentari biologiche. Uno dei modi migliori per riconoscere se un integratore vitaminico contiene o meno vitamine naturali presenti negli alimenti è conoscere le differenze tra le vitamine alimentari e non alimentari (a volte dette vitamine USP). La tabella 3 mostra come la forma chimica dei principi nutritivi sintetici sia diversa da quella naturale.
Tabella 3 da Nikolic et al. 2015. [1]
Compatibilità evolutiva e biodisponibilità
Gli integratori biologici offrono dei principi nutritivi presenti normalmente in natura in una forma che il corpo umano si è evoluto a digerire e assorbire nel corso dei millenni. Ad esempio, la vitamina A del fegato di manzo si presenta come retinolo ed esteri retinilici, forme molto biodisponibili utilizzate prontamente dal corpo. [2]
Invece la vitamina A sintetica (ad esempio, acetato o palmitato di retinile) manca dello spettro completo di composti di sostegno disponibili in natura, che possono comprometterne la biodisponibilità e presentare rischi ad alti dosaggi. [3] Questo aiuta a spiegare la differenza tra integratori sintetici e biologici e l’influenza che ha sul corpo.
I principi nutritivi presenti negli alimenti sono meglio assorbiti. Ad esempio, il ferro nel fegato di manzo (ferro eme) ha un profilo di assorbimento superiore a quello dei sali di ferro (non eme) usati nelle formule sintetiche. [4]
Tale sinergia è assente nei principi nutritivi isolati sinteticamente o altrimenti, portando a uno scarso uso da parte del corpo e ad alti tassi di escrezione rispetto ai principi nutritivi biologici presenti negli alimenti naturali. Il sangue bovino di Nutriest affronta questo problema offrendo la più alta concentrazione di ferro eme biodisponibile in natura.
Sicurezza: contaminazioni e tossicità del sintetico
Una delle problematiche principali degli integratori sintetici è la potenziale contaminazione con metalli pesanti, solventi e altri residui nocivi del processo di produzione. Vari studi hanno mostrato la contaminazione degli integratori commerciali con arsenico, piombo, cadmio e mercurio, in particolare quelli importati da paesi con regolamentazioni meno stringenti. [5] [6]
Ad esempio, un’analisi delle proteine in polvere vendute negli Stati Uniti ha trovato che molte contenevano metalli pesanti e bisfenolo A (BPA), con le conseguenti preoccupazioni sull’esposizione cronica. [7]
Anche se non è vero solo per gli integratori sintetici, i processi di produzione spesso fanno uso di prodotti chimici industriali aumentando il rischio di contaminazione.
Le proteine del siero del latte biologiche di Nutriest prevengono il problema reperendo la materia prima nelle terre incontaminate dell’Estonia, dove sono applicate normative agroalimentari rigide e severe, in linea con la normativa sui bovini europei. Un metodo di gran lunga migliore rispetto a molte controparti sintetiche, prodotte con catene di approvvigionamento molto meno trasparenti.
Inoltre gli integratori vitaminici sintetici come la vitamina E e l’acido folico sintetici (acido pteroilmonoglutammico) nascondono la carenza di vitamina B12 e possono portare a un accumulo di acido folico non metabolizzato, associato al cancro. [8]
Invece l’acido folico naturalmente presente negli alimenti è metabolizzato efficientemente e non presenta tali rischi. Fegato, reni e cuore sono ricchissimi di acido folico, e l’integratore misto di Nutriest contiene tutte e tre queste fonti, fornendo acido folico biodisponibile a qualsiasi dieta.
Derivati del petrolio e provenienza del sintetico
Un aspetto meno noto della produzione di vitamine sintetiche è la dipendenza dai derivati petrolchimici. Molte vitamine B sintetiche, ad esempio, sono derivate dal catrame di carbone o dal petrolio. [9]
Si tratta di processi che comportano l’uso di prodotti e reazioni chimici aggressivi che fanno sorgere dubbi sulla sicurezza per il consumo umano. Anche se si tratta di composti che possono apparire chimicamente identici alle controparti naturali, sicuramente le forme sintetiche mancano dei cofattori di accompagnamento che ne garantiscono l’assorbimento ottimale.
Inoltre la lavorazione degli ingredienti basati sul petrolio e altri ingredienti sintetici fa sorgere interrogativi sulla presenza di residui di solventi e di inquinanti vari.
Integratori biologici naturali ed estratti di organi: l’approccio di Nutriest
I prodotti di Nutriest sono l’esempio di un modello di integratori biologici basati sull’uso di interiora essiccate a freddo da animali allevati al pascolo. Ad esempio, il microbioma intestinale che circonda gli organi e la milza sono tra gli alimenti più ricchi di principi nutritivi disponibili, con uno spettro completo di vitamine, minerali, peptidi, sostanze organiche e coenzimi in una matrice complessa e naturale. [10]
Un altro esempio è il fegato che è una delle fonti più ricche di vitamina A, vitamina B12, ferro, vitamina E, colina e altre vitamine e minerali essenziali spesso difficili da ottenere in forme biodisponibili dagli integratori sintetici. [10]
Inoltre, dato che gli estratti sono alimenti naturali in forma concentrata, si allineano con le aspettative evolutive del corpo riducendo la probabilità di reazioni avverse e migliorandone l’assorbimento nutritivo. [10] [11]
Evidenza scientifica a sostegno degli integratori di interiora
Le interiora sono riverite da millenni nelle culture tradizionali per le loro proprietà salutari. [10] Gli studi moderni confermano i benefici delle interiora in ambiti come la prevenzione delle malattie, le carenze nutrizionali e la salute metabolica complessiva.
- Fegato: ricco di retinolo, cobalamina, ferro, vitamina D e vitamina C (acido ascorbico) per sostenere vista, funzioni cognitive, salute delle ossa ed eritropoiesi. [12]
- Reni: contiene selenio, zinco e peptidi che sostengono il sistema immunitario e l’eliminazione delle tossine. [13]
- Cuore: ricco di coenzima Q10 (CoQ10) e aminoacidi che hanno un ruolo cruciale nelle funzioni mitocondriali e nella salute cardiovascolare. [10] [14]
- Milza: peptidi e minerali simili a quelli negli integratori minerali di qualità che sostengono l’equilibrio del sistema immunitario e il ricambio dei globuli rossi, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie. [15]
A differenza dei multivitaminici sintetici, che isolano e a volte concentrano troppo i principi nutritivi essenziali, gli integratori biologici come gli estratti di interiora di Nutriest offrono una matrice nutrizionale armonica che riflette la prospettiva naturale dei nostri corpi.
Controlli regolamentari e di qualità
Altri vantaggi delle società di integratori alimentari biologici che danno valore alla qualità sono la trasparenza e la tracciabilità. I prodotti animali provenienti da fonti etiche e da paesi ben regolamentati minimizzano il rischio di contaminazioni e garantiscono che gli animali non siano esposti a ormoni e antibiotici sintetici. Un controllo difficile da conseguire negli alimenti prodotti in massa con filiere molto più lunghe.
Ancor più vantaggioso se si pensa a quanto povera sia la regolamentazione nel mercato degli integratori sintetici dove la qualità è altalenante. Uno studio del 2015 ha mostrato che quasi l’80% degli integratori erboristici da vari produttori non contenevano alcuna traccia delle erbe sull’etichetta ed erano pieni di additivi economici adulterati, in particolare nei prodotti nordamericani. [16]
Conclusioni
La differenza tra integratori sintetici e biologici rappresenta il divario tra diversi approcci nutrizionali. Gli integratori sintetici, seppur comodi e convenienti da produrre, mancano della complessità e sicurezza dei corrispettivi biologici. Semplicemente non sono la stessa cosa. Origine petrolchimica, contaminazioni potenziali e bassa biodisponibilità sono problematiche tutt’altro che trascurabili, in particolare nel lungo periodo.
Gli integratori biologici, come quelli di Nutriest, sono un’alternativa sicura e appetibile che si allinea all’evoluzione biologica umana e sostiene la salute nel lungo termine.
Si tratta di prodotti che offrono i principi nutritivi nella loro forma più completa e sinergica (come voluto dalla Natura), con rischi più bassi rispetto alle alternative processate sinteticamente. L’importanza di una dieta ricca di cibi integrali e biologici che fornisca più principi nutritivi possibili, unita alla possibilità di integrare con vitamine biologiche come quelle di Nutriest, non è affatto da sottovalutare.
Gli integratori non sintetici e gli estratti delle interiora dovrebbero essere la prima scelta quando si parla di integrare; lungi dal fare affidamento su alternative sintetiche con benefici dubbi. È facile controllare se un certo integratore è una buona scelta o meno: tanto più vicino all’alternativa naturale è, meglio è.
Deve essere stata prestata la massima cura in ciascuna fase di produzione, dalla crescita degli ingredienti fino alla creazione, testando la qualità e la sicurezza del prodotto. Selezionare società con un ottimo storico nel settore con prodotti di alta qualità, come Nutriest, è sicuramente una garanzia.
In un’epoca che vede un crescente interesse in un approccio olistico alla salute incentrato su trasparenza e sostenibilità, la differenza tra integratori sintetici e biologici mostra come questi ultimi non solo siano superiore ma essenziali. La scienza non può creare la vita; solo la vita può creare la vita.
Riguardo all’autore
Il Dr. Juan Carlos Cassano è uno scienziato medico e chimico clinico, oltre che un project manager con 25 anni di esperienza nel settore della ricerca clinica e farmaceutica. È specializzato nello sviluppare, evolvere e validare analisi, processi e dispositivi medici, dalla citometrica a flusso con intelligenza artificiale fino alla nanomedicina. Tra i suoi progetti troviamo studi sulla risposta immunitaria alla COVID-19, screening per il cancro (4DLifetest™) e sistemi per la somministrazione di farmaci con la Vifor Pharma. Il Dr. Cassano ha un dottorato in biochimica e detiene il brevetto statunitense 7.560.226 per una nuova tecnica di analisi. È anche un collaboratore attivo del settore e uno scrittore presso Golden Era Bookworm.
Scritto da: Dr. Juan Carlos Cassano
Profilo LinkedIn: Juan Carlos Cassano
Tradotto da: Michele Bianchi
Riferimenti
- Malintesi sugli integratori alimentari e patologie moderne
- La sfida nel conseguire l’adeguatezza nutrizionale per la vitamina A
- Gli effetti tossici acuti e cronici della vitamina A
- Ferro dietetico
- Piombo, mercurio e arsenico nelle medicine ayurvediche prodotte in India e negli Stati Uniti vendute via Internet
- Metalli pesanti nelle medicine tradizionali indiane
- Proteine e i loro contaminanti
- Fortificazione dell’acido folico e rischio di cancro
- Vitamina K, un esempio di teoria del triage: le carenze nutritive sono legate alle patologie dell’invecchiamento?
- Frattaglie edibili come valida fonte di principi nutritivi nella dieta
- Degenerazione nutrizionale e fisica
- Profilo nutrizionale del fegato di manzo e i suoi benefici potenziali. Journal of Food Science and Nutrition, 7(2), 183-188.
- Effetti immuno-modulatori dei peptidi dai tessuti renali. International Immunopharmacology, 2(9), 1173-1179.
- Aspetti clinici del coenzima Q10: un aggiornamento. Nutrition, 23(7), 716-723.
- Ruolo funzionale dei peptidi derivati dalla milza. Biomedicine & Pharmacotherapy, 69, 278-284.
- Il DNA barcoding individua le contaminazioni e i sostituti nei prodotti di erboristeria nordamericani. BMC Medicine, 11, 222.