Solo perché fai il pieno di cibi ricchi di ferro non significa che il tuo corpo lo stia usando tutto. Il processo che porta ad assorbire il ferro non è né istantaneo né garantito.

Infatti al mondo circa il 40 % dei bambini e il 30 % delle donne in età riproduttiva sono anemici, non perché non assumano abbastanza ferro, ma perché il loro corpo semplicemente non riesce ad assorbire il ferro in modo efficiente.

Quindi, innanzitutto, è importante capire come arriva nel flusso sanguigno il ferro contenuto negli alimenti che mangiamo; una volta capito il processo, bisogna chiedersi perché alcune persone riescono ad assorbire il ferro facilmente mentre altre non notano grandi differenze indipendentemente da quanto ne mangino.

Se ti senti esausto anche se mangi i cibi giusti, è probabile che ciò che manca sia l’assorbimento.

In questo articolo spiegheremo perché assorbire il ferro è più complicato di quanto sembri, come il minerale si muove nel corpo, e quali sono i fattori che determinano la quantità assorbita.

Come il ferro passa dall’apparato digerente al sangue

Il ferro non viene assorbito nel momento esatto in cui lo consumiamo. Prima che raggiunga il sangue e aiuti il nostro corpo in vari compiti, come trasportare l’ossigeno per mezzo dei globuli rossi, deve superare varie fasi: digestione, assorbimento e trasporto. Un processo che inizia nello stomaco e finisce nell’intestino tenue.

Lungo la strada il ferro incontra tanti ostacoli, dall’acidità dello stomaco ai vari principi nutritivi che ne inibiscono o migliorano l’assorbimento.

Come l’acido dello stomaco degrada il ferro

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown via stomach digestion.

Lo stomaco ha un ruolo fondamentale quando si tratta di assorbire il ferro. Ma prima è importante chiarire che troviamo il ferro in due forme principali.

  • Ferro eme (di origine animale) – Questa tipologia è già biodisponibile, ossia ha bisogno di essere processato molto poco prima di essere assorbito. Una delle più ricche fonti di ferro eme è il sangue di bovino essiccato.
  • Ferro non-eme (di origine vegetale) – Questa tipologia deve essere convertita in uno stato più assorbibile per permettergli di superare la parete intestinale.

L’acido dello stomaco è importante perché converte il ferro non-eme da ferrico (Fe³⁺) a ferroso (Fe²⁺) rendendolo quindi assorbibile dal corpo. Se lo stomaco non è abbastanza acido, la conversione non è efficiente, assorbire il ferro diventa difficile e molto viene sprecato.

Ecco perché certe terapie, come il trattamento del reflusso gastroesofageo a base di inibitori della pompa protonica, possono interferire con l’assorbimento del ferro. Le persone che assumono inibitori della pompa protonica e antiacidi generalmente assorbono meno ferro perché inibiscono l’acidità dello stomaco rendendo più difficile assorbire il ferro non-eme.

L’intestino tenue: dove avviene l’assorbimento

Una volta che il ferro lascia lo stomaco, attraversa le prime due parti dell’intestino tenue: il duodeno e il digiuno. Qui inizia l’assorbimento vero e proprio.

Il processo che porta ad assorbire il ferro varia a seconda della tipologia di ferro ingerita.

  1. Il ferro eme (presente in carne, pesce e pollame) viene assorbito quasi subito. Il corpo lo riconosce e lo assorbe senza dover fare altro.
  2. Il ferro non-eme (da piatti a base vegetale o arricchiti e dagli integratori) deve prima legarsi a una proteina trasportatore dei metalli bivalenti 1 (DMT1) per poter essere assorbito.
  3. Gli integratori di ferro (come solfato di ferro e gluconato ferroso) si comportano come il ferro non-eme, per cui il loro assorbimento è legato al lavoro svolto dai succhi gastrici nello stomaco e alla proteina DMT1.

Quindi, il ferro eme entra nel sangue nel giro di una o due ore, mentre il resto deve seguire un processo molto più lento che dipende da vari fattori.

Cosa determina quanto ferro viene assorbito?

Il corpo regola il ferro assorbito in base al bisogno. Quando le scorte di ferro sono basse, ne assorbe di più; quando le riserve sono buone, rallenta l’assorbimento (anche se non è possibile fermare completamente l’assorbimento del ferro).

Cosa influenza l’assorbimento del ferro? Presto detto.

  • Le scorte di ferro: le persone con poco ferro disponibile (livelli bassi di ferritina) tendono ad assorbire il ferro più velocemente di quelle con buone scorte.
  • Principi nutritivi concorrenti: alcune sostanze possono bloccare l’assorbimento del ferro. Calcio, tannini (da tè e caffè) e acido fitico (da cereali integrali e legumi) si legano al ferro e lo rendono più difficile da assorbire.
  • Principi nutritivi coadiuvanti: la vitamina C (da agrumi, peperoni e pomodori) aiuta ad assorbire il ferro non-eme mantenendolo nella forma ferrosa, che il corpo trasforma più facilmente.

Una volta nel sangue il ferro raggiunge le varie aree del corpo in cui è richiesto o viene immagazzinato sotto forma di ferritina.

Le due fasi dell’assorbimento del ferro

Un pillola di ferro rossa che idealizza il processo che porta ad assorbire il ferro.

Una volta che il ferro supera le pareti intestinali il corpo ha due possibilità: usarloimmagazzinarlo. Tutto ciò avviene in due fasi, una più immediata e una più lenta.

Fase uno: rapido assorbimento (0-2 ore)

Il ferro entra nel flusso sanguigno entro due ore dall’ingestione, in particolare se preso a stomaco vuoto. Ecco perché alcune persone vedono i propri livelli di ferro crescere rapidamente dopo l’assunzione. Tuttavia ciò non significa che il ferro sia già pronto per essere usate nella produzione di globuli rossi.

Durante questa fase il ferro passa nel plasma sanguigno e si lega a una proteina, la transferrina. Lo scopo della transferrina è di portare il ferro nel midollo osseo dove può essere usato per creare nuova emoglobina per i globuli rossi.

Fase due: lento rilascio (12-20 ore)

Dopo il picco iniziale il ferro continua ad entrare gradualmente in circolo per le successive 12-20 ore. Questo lento rilascio serve a evitare che il sistema venga sovraccaricato, molto importante per le persone con carenza di ferro che hanno bisogno di assorbire il ferro in modo continuativo e non con picchi episoidali.

Tutto il ferro che non viene consumato immediatamente diventa ferritina, la proteina che conserva il ferro nei nostri corpi, e viene immagazzinato in fegato, milza e midollo osseo.

Perché è importante conoscere le fasi?

Nelle varie fasi di assorbimento il ferro nel sangue aumenta ma non significa che le riserve vengano subito ripristinate. L’assorbimento nel breve termine e le scorte nel lungo termine sono due cose molto differenti. Anche se assorbire il ferro nel sangue è un processo abbastanza rapido, ci vuole tempo perché il corpo ricostruisca le scorte e corregga lo stato di anemia da carenza di ferro.

Ecco perché le persone con carenza di ferro non si sentono meglio in pochi giorni. Il corpo non assorbe semplicemente il ferro: lo regola, distribuisce e immagazzina con cura per raggiungere l’equilibrio nel lungo termine.

Perché ci vuole così tanto tempo per curare la carenza di ferro

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by fatigue symptoms

Non bisogna aspettarsi che il ferro venga in aiuto subito come la caffeina. Anche dopo che è entrato nel copro, serve tempo per usarlo, ricostruire le riserve e quindi sentirsi meglio. Il corpo deve costruire nuovi globuli rossi, ripristinare le scorte di ferritina e compensare ogni altra carenza di ferro nei vari sistemi e apparati.

Se le scorte di ferro sono rimaste basse per un po’, non si possono avere risultati in una notte. La maggior parte delle persone ha bisogno da 3 a 12 settimane per assorbire il ferro necessario, e anche di più se la carenza è molto grave.

Il corpo deve creare nuovi globuli rossi (e serve tempo)

Il compito principale del ferro è diventare emoglobina, la proteina che nei globuli rossi trasporta l’ossigeno. Tuttavia creare nuovi globuli rossi non è affatto un processo rapido.

  • I globuli rossi vivono per circa 120 giorni; quindi, oltre a creare i mancanti, bisogna rimpiazzare quelli che muoiono.
  • Se le scorte di ferro sono state basse per mesi, il corpo dà priorità alla sopravvivenza rispetto al recupero; ossia usa il ferro per sostenere le funzioni vitali immediate.
  • Il ripristino dell’emoglobina necessaria può richiedere da 4 a 8 settimane.

Ecco perché assumere ferro per una settimana o due non risolve tutti i problemi legati alla carenza di ferro. Il corpo ha bisogno di tempo e, fintanto che il numero di globuli rossi non torna ottimale, spossatezza e stanchezza non andranno via.

Perdite di sangue e problemi di assorbimento rallentano il recupero

Se il ferro è calato a seguito di un problema momentaneo, come un cambio di dieta o una malattia recente, il recupero è normalmente abbastanza rapido. Ma se la perdita di ferro è continuativa, le cose si fanno più difficili.

Tra le principali cause della carenza di ferro troviamo:

  • patologie intestinali (MICI, celiachia o ulcere) – Se l’apparato digerente non può assorbire il ferro come si deve, integrarlo e basta non risolverà il problema;
  • ciclo abbondante – se si perde più sangue di quanto se ne assorbe ogni mese, mantenere buone scorte è praticamente impossibile;
  • deplezione in gravidanza e post-parto – serve tantissimo ferro durante la gravidanza e molte donne risultano in carenza dopo il parto. I medici consigliano integratori ricchi di ferro per sostenere il recupero delle scorte.

Se rientri in una di queste categorie, non è sufficiente assumere più ferro. Bisogna intervenire anche sulla causa della carenza o le scorte continueranno a calare.

Quindi, quanto tempo serve per sentirsi meglio?

Non c’è una risposta valida per tutti; il recupero dipende dalle scorte della persona e da cosa causa la carenza. Ma possiamo dare un’idea generale dei tempi di recupero.

  • Carenza lieve – Ci si sente meglio in 2-4 settimane, con un recupero completo in 6-8 settimane.
  • Carenza significativa – Almeno 4-8 settimane per notare un miglioramento, da 3 a 6 mesi per un recupero completo.
  • Anemia grave – Possono volerci sei mesi o più, a seconda della gravità e della causa scatenante.

È cruciale avere pazienza ed essere perseveranti. Il corpo sta lavorando, gli serve tempo.

L’emosiderosi: quando il ferro assorbito è troppo

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by lab blood sample

La carenza di ferro è sempre sotto i riflettori, ma anche assumere troppo ferro può essere pericoloso. A differenza di altri principi nutritivi che il corpo elimina quando in eccesso, il ferro tende ad accumularsi in fegato, cuore e pancreas portando, nel tempo, a danni gravi anche permanenti.

Per alcune persone l’emosiderosi è congenita, per altri è il risultato di un’eccessiva integrazione alimentare. In ogni caso è un problema da non sottovalutare.

Emocromatosi: quando il corpo assorbe troppo ferro

Alcune persone non riescono a regolare bene l’assorbimento del ferro. La causa più nota è una patologia chiamata emocromatosi. Si tratta di una malattia genetica dove il corpo tende ad assorbire il ferro in modo eccessivo comportando depositi pericolosi negli organi.

Se non si interviene, l’eccesso di ferro può causare grossi problemi.

  • Danni al fegato – Il ferro può essere tossico e causare cirrosi, insufficienza epatica e aumentare il rischio di tumore al fegato.
  • Problemi cardiaci – Un eccesso di ferro irrigidisce i tessuti cardiaci aumentando il rischio di insufficienza cardiaca e aritmie.
  • Disfunzioni pancreatiche – Troppo ferro disturba la produzione di insulina portando al diabete.

Il problema è che i sintomi dell’emocromatosi sono vaghi e si sovrappongono a quelli di dozzine di altre patologie. La maggior parte delle persone non si accorge della patologia fin quando non è troppo tardi.

Come gli integratori possono causare emosiderosi

Anche se non si soffre di emocromatosi, assorbire troppo ferro via integratori può causare problemi. A differenza del ferro contenuto nei cibi, che il corpo assorbe in modo selettivo, gli integratori di ferro contengono una dose concentrata e, se non si è attenti, possono aumentare l’accumulo in modo preoccupante.

In principio si sperimentano sintomi come nausea, costipazione o dolori allo stomaco, tra gli effetti più frequenti di un apporto eccessivo di ferro. Ma nel tempo i sintomi possono aggravarsi.

  • Stress ossidativo e infiammazioni – Troppo ferro danneggia le cellule, aumenta il rischio di patologie croniche e accelera l’invecchiamento.
  • Patologie cardiache e problemi neurodegenerativi – L’accumulo di ferro nel lungo termine è legato a molte patologie come problemi cardiovascolari e Alzheimer.

Ecco perché prendere integratori con la filosofia del “non si sa mai” è una pessima idea.

Come controllare i livelli di ferro

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown with lab test analysis.

Dato che l’emosiderosi è una patologia che richiede tempo per presentarsi, la maggior parte delle persone non la nota fino a quando non incomincia a sentirsi affaticata, ad avere dolori articolari o riscontrare problemi agli organi senza motivo apparente. Esami del sangue regolari sono l’unico modo per accorgersi per tempo.

Ecco i tre principali indicatori legati al ferro.

  1. Ferritina sierica: misura le scorte di ferro.
  2. Total iron-binding capacity (TIBC): misura quanto ferro è disponibile per il trasporto (legato con la transferrina).
  3. Saturazione della transferrina: misura quando del ferro in circolazione viene usato.

Se gli indicatori hanno parametri troppo alti, la terapia può andare dal ridurre gli integratori al cambiare la dieta; ma in casi più seri può essere necessario rimuovere del sangue dal corpo tramite prelievo.

Perché l’equilibrio è importante

Quando si tratta di assorbire il ferro, troppo e troppo poco portano entrambi a problemi. Troppo poco priva di energie mentre troppo mette a rischio gli organi corporei. Se assumi degli integratori di ferro, è importante fare esami del sangue regolari.

Segnali di carenza di ferro che spesso trascuriamo

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by ice chewing habit.

Quando si pensa alla carenza di ferro, spesso di pensa a stanchezza, sonnolenza e pelle pallida, i segni principali dell’anemia. Ma la carenza di ferro non sempre è evidente. Molte persone possono avere una significativa carenza e non saperlo perché i segnali sono leggeri, strani o facili da ignorare.

Hai freddo per nessuna ragione? Vuoi sempre del ghiaccio? Di notte non riesci a trovare una posizione comoda per le gambe? Forse il tuo corpo sta cercando di dirti qualcosa.

Mangiare sostanze non nutritive (Pica)

Uno dei più strani sintomi della carenza di ferro è il picacismo o pica, ossia l’ingerire cose diverse dai normali alimenti come terra, sabbia, carta, gesso o ghiaccio. La forma più comune è la pagofagia, il consumo compulsivo di ghiaccio o bevande ghiacciate.

Perché succede? Non ci sono risposte certe, ma una teoria afferma che masticare ghiaccio migliora lo stato di allerta nelle persone con carenza di ferro, compensando i bassi livelli di ossigeno nel sangue.

Il picacismo è più comune nelle donne in gravidanza e nelle persone che soffrono di carenza di ferro da tempo; spesso scompare una volta reintegrate le scorte di ferro.

Notti con gambe senza riposo

Se non riesci a tenere ferme le gambe di notte, potresti avere la sindrome delle gambe senza riposo (RLS), una patologia che causa la necessità di effettuare movimenti periodici con le gambe, in particolare la sera quando si cerca di dormire.

E questo c’entra con il ferro? Molto.

Il ferro è coinvolto nel processo che regola la dopamina, che influenza il controllo muscolare. Quando le scorte di ferro sono basse, la dopamina non funziona come dovrebbe e questo porta alla RLS in alcune persone.

Le persone affette da carenza di ferro è molto più probabile che sperimentino uno dei seguenti disagi:

  • gambe irrequiete la sera;
  • pizzicori e formicolii insoliti;
  • un bisogno incontrollabile di muovere le gambe a letto.

La buona notizia è che con la maggior parte delle persone basta un semplice integratore di ferro per ridurre o eliminare i sintomi.

Avere sempre freddo, anche quando gli altri stanno bene

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by cold sensitivity symptom.

Se sei la persona con due maglioni quando gli altri nella stanza stanno tutti bene, potresti avere carenza di ferro.

Il ferro è il principio nutritivo più importante per il trasporto dell’ossigeno e senza il sangue non circola in modo efficiente. Non assorbire il ferro significa quindi avere una circolazione debole e con una circolazione debole è difficile scaldare le estremità come mani e piedi; si sente freddo.

Cambiamenti a lingua e bocca

La bocca dice molto sulla nostra salute, e sicuramente non tace quando assorbire il ferro è un problema. Ecco alcuni indicatori chiave.

  • Lingua pallida, gonfia o troppo liscia – Una lingua sana è ruvida e di colore rosso rosato. Se sembra troppo liscia o rigonfia, potrebbe essere carenza di ferro.
  • Angoli della bocca screpolati – Dolorose spaccature o ferite agli angoli della bocca (cheilite angolare) sono un sintomo di carenza di ferro.
  • Afte frequenti e bocca urente – Alcune persone con carenza di ferro hanno afte ricorrenti e sentono come se la bocca bruciasse.

Se la lingua o la bocca sembrano avere qualcosa che non va, vale la pena controllare il ferro nel sangue.

La carenza di ferro a volte si manifesta con sintomi strani o che sembrano poco importanti. Se ci sono dei sintomi persistenti, anche se leggeri, conviene controllare gli indicatori di ferro nel sangue. Come sempre, identificare un problema nelle sue prime fasi può salvarci da molti problemi a seguire.

Perché alcune persone assorbono meno ferro indipendentemente da cosa mangiano

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by loss of appetite

Per alcuni la carenza di ferro non ha nulla a che vedere con la dieta. Potrebbero mangiare solo bistecche, spinaci e cibi arricchiti di ferro, e comunque avere le scorte di ferro in esaurimento. Il problema  è proprio assorbire il ferro.

Quando il ferro rimane basso nonostante la dieta bilanciata, il problema è spesso la salute dell’intestino o dello stomaco, una malattia cronica, i medicinali assunti o semplicemente l’età. Al corpo non arriva quello che serve.

Come abbiamo detto, assorbire il ferro è un processo in più fasi e la più importante è quella che avviene nell’intestino tenue; quindi tutto ciò che danneggia le pareti intestinali ha un impatto su quanto ferro raggiunge il sangue. Tra le cause più comuni ricordiamo le seguenti:

  • celiachia, morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa sono tutte infiammazioni croniche che rendono difficile all’intestino assorbire il ferro. Anche con la dieta giusta, la maggior parte del ferro passa senza essere assorbita;
  • i pazienti che subiscono bypass gastrico hanno spesso carenza di ferro. Dato che assorbire il ferro è un compito del duodeno (la prima parte dell’intestino tenute), gli interventi chirurgici che escludono quest’area riducono drasticamente il ferro che entra nel flusso sanguigno. Le persone che subiscono questo intervento spesso hanno bisogno di integrare il ferro per tutta la vita.

Patologie ai reni e metabolismo del ferro

I reni sono il filtro principale del sangue, ma servono anche a produrre i globuli rossi.

I reni producono eritropoietina (EPO), un ormone che segnala al midollo osseo che è il momento di creare nuovi globuli rossi. Le malattie renali croniche portano a produrre meno EPO, meno globuli rossi e quindi a un’anemia da carenza di ferro.

Inoltre spesso le patologie ai reni disturbano il metabolismo rendendo difficile assorbire il ferro in modo efficiente. Quindi anche con una dieta ricca, dei reni poco funzionanti spesso portano ad anemia.

Infiammazioni croniche

Malattie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus e le malattie infiammatorie croniche intestinali creano uno stato di costante infiammazione nel corpo. Il fegato risponde rilasciando epcidina, un ormone che ferma il processo che porta ad assorbire il ferro e impedisce al ferro immagazzinato di essere usato.

Ecco perché le persone con patologie infiammatorie croniche possono essere carenti di ferro anche quando hanno un apporto adeguato. Il ferro viene intrappolato invece di essere lasciato in circolo.

Se patologie croniche si mettono in mezzo, spesso gli integratori standard non bastano. Il nostro integratore di sangue di bovino essiccato fornisce tantissimo ferro eme: un’ottima fonte, biologica e biodisponibile.

Medicinali che riducono l’assorbimento del ferro

Ecco alcuni farmaci che interferiscono con l’assorbimento del ferro.

  • Farmaci che riducono l’acidità (inibitori della pompa protonica e antiacidi): medicinali come omeprazolo, lansoprazolo e anche gli antiacidi che non richiedono ricetta riducono l’acidità dello stomaco rendendo più difficile assorbire il ferro assunto con la dieta.
  • Aspirina e altri FANS: sono farmaci che spesso irritano la parete dello stomaco causando micro-sanguinamenti che nel tempo peggiorano la carenza di ferro.
  • Alcuni antibiotici: gli antibiotici come tetraciclina e ciprofloxacina si legano al ferro prevenendone l’assorbimento.

Se stai integrando l’apporto di ferro ma la situazione non migliora, è meglio controllare gli altri farmaci che assumi.

Declino dell’assorbimento del ferro legato all’età

La triste verità è che anche senza nessun problema di salute, semplicemente invecchiando assorbire il ferro diventa più difficile.

Se da un lato con l’età la produzione di acido dello stomaco si riduce naturalmente e dall’altro il ferro (in particolare quello non-eme di origine vegetale) ha bisogno dell’acidità dello stomaco per essere assorbito, il risultato è semplice: meno acidità = meno ferro assorbito.

Molti adulti sviluppano una leggera anemia non perché hanno la dieta sbagliata, ma semplicemente perché il corpo non è in grado di assorbire il ferro come prima.

Quando chiedersi se c’è un problema di assorbimento?

Se stai mangiando cibi ricchi di ferro o assumendo degli integratori, ma le scorte di ferro non migliorano, è il momento di approfondire il problema. Patologie croniche intestinali, infiammazioni, problemi ai reni, farmaci e età possono tutti interferire con l’assorbimento del ferro.

Ma una volta che la causa viene identificata, si può intervenire: curando o gestendo le patologie scatenanti, cambiando i farmaci assunti o assumendo integratori di ferro che superino le barriere di assorbimento come il ferro endovena.

Se la dieta non basta, è importante capire cosa sta impedendo al corpo di assorbire il ferro.

Domande frequenti: cose che non sai sull’assorbimento del ferro

How long does it take for iron to be absorbed into the blood shown by raised pale hands.

  • Il momento della giornata influenza l’assorbimento del ferro?

Sì; il corpo assorbe meglio il ferro al mattino quando lo stomaco è naturalmente più acido. Ma questo non significa che assumerlo in un altro momento non funzioni; tutto dipende dalla dieta e da come vengono distribuiti gli integratori.

  • Lo stress abbassa il ferro?

Certo! Lo stress cronico causa infiammazione, e l’infiammazione stimola la produzione di epcidina, un ormone che blocca l’assorbimento del ferro.

Inoltre i livelli alti di cortisolo dovuti allo stress disturbano la digestione e rendono più difficile assorbire tantissimi principi nutritivi, incluso il ferro.

  • I batteri intestinali hanno un ruolo nell’assorbire il ferro?

Sì, più d’uno. Un microbioma sano aiuta a degradare i principi nutritivi come il ferro. Inoltre alcuni batteri rubano il ferro, intaccando quanto il corpo è in grado di assorbirne.

  • Il digiuno interferisce con il ferro assorbito?

Dipende; il digiuno a breve termine può aiutare aumentando l’acidità dello stomaco e rendendo quindi più facile assorbire il ferro. Ma diete restrittive a lungo termine possono intaccare l’apporto di ferro e ridurne le scorte nel tempo.

  • Cosa succede al ferro che non viene assorbito?

Il ferro che non viene assorbito supera il tratto digerente e viene espulso. Ecco perché integratori ad alto dosaggio possono causare costipazione e feci scure.

  • Ci sono cibi che aiutano con l’anemia da carenza di ferro?

Sì; i cibi ricchi di rame (frutta secca, semi e frutti di mare) aiutano a trasportare il ferro, mentre le vitamine del gruppo B sostengono la produzione di globuli rossi e quindi l’ossigenazione dei tessuti.

  • La disidratazione influisce sull’assorbimento del ferro?

Sì, indirettamente. La disidratazione rende il sangue meno fluido e rallenta la circolazione. Dato che il ferro viaggia nel corpo tramite il sangue, un’idratazione scarsa rende il processo di assorbimento del ferro meno efficiente.

Conclusioni

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La digestione, la salute dell’apparato digerente e anche le abitudini giornaliere influenzano quanto ferro il nostro corpo è in grado di assorbire; e anche quando assorbire il ferro non è più un problema, ci vuole tempo per ripristinarne le scorte.

Ecco perché molte persone non vedono miglioramenti anche se mangiano i cibi giusti. È difficile prevedere se il ferro verrà assorbito al meglio. L’acidità dello stomaco, altri principi nutritivi e la genetica hanno un ruolo importante nel determinare se il corpo è in grado di assorbire il ferro ingerito o meno.

Perché è importante? Perché capire come funziona l’assorbimento del ferro non è solo una noiosa lezione di scienze; fa la differenza nel trovare un approccio che funzioni davvero nel contrastare la stanchezza e la carenza di energie dovuta all’anemia da carenza di ferro. Quando si tratta di ferro, ciò che ignoriamo può essere la chiave di volta.

Ma ciò non significa che non sia fondamentale integrare nel modo giusto! Gli integratori di Nutriest sono biodisponibili e biologici, studiati per favorire l’assorbimento dei principi nutritivi per risultati migliori. Non lasciare che il ferro ti butti giù, prova i nostri migliori integratori a base di interiora.